QUARANTA GIORNI DI INTIMITÀ

preghiera gesù
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Mercoledì delle ceneri 2020

“Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore!” (Sal 94,8). Il primo giorno di questo tempo (mercoledì delle ceneri) inizia subito a “rompere il ghiaccio” del cuore. Il punto di partenza è lo stesso amore di Dio, talmente misericordioso da dimenticare i peccati, anche più gravi, per il bene del peccatore convertito. Questa Sera “fiocca” un po’ di cenere sul capo… ed inizia così un itinerario “dalla testa ai piedi”, come direbbe don Tonino Bello, indicando così il gesto delle ceneri sulla testa e la lavanda dei piedi come il punto di partenza e quello di arrivo di ogni credente che, “convertendosi e credendo al Vangelo”, si apre al servizio del prossimo. In questi quaranta giorni le nostre tavole dovrebbero farsi più semplici, perché il digiuno ci aiuti ad avere fame di Dio; le nostre mani si dovrebbero aprire maggiormente per essere tese verso le necessità del prossimo… e tutto… compiersi nel nascondimento… per  “immergerci” in questo sguardo del Padre che vede nel segreto, per gioire di questa sua attenzione per me, per ciascuno di noi… e desiderare di essere “più bianchi della neve”. Eppure, anche se tutti, all’inizio di questo tempo, ci impegniamo a convertirci… poi tutti sperimentiamo la fragilità e la fatica tra il desiderio della santità e la vita concreta. Siamo fatti così: propositi, rinunce, “fioretti” e… non cambia nulla! Forse dovremmo ricominciare da capo. Forse dovremmo credere veramente – e può essere questo l’anno buono – che vivere la Quaresima è, ancor prima di un impegno da parte nostra, un dono immenso da parte di Dio. Lui vede il mio cuore, sa che va purificato, e mi dà l’occasione di “mettere ordine” alla mia vita. In questo tempo forte, ancora una volta, è Dio il primo a camminare venendomi incontro, nel deserto della mia vita, con la sua Alleanza, la sua tenera e forte Amicizia. Il deserto per Israele non fu un luogo facile. Nella precarietà del deserto fu proprio Dio a provvedere l’acqua e il nutrimento per il suo popolo, difendendolo dai pericoli. Il periodo quaresimale ci spinge a percorrere spiritualmente lo stesso itinerario… in questo tempo Dio provvederà per noi! Proviamo insieme a vivere questo cammino verso la Pasqua. Siano i nostri gesti, nascosti e non clamorosi e teatrali. Convertirsi, dunque, che significa ammettere umilmente che abbiamo tanti sbagli; significa pentirsi per le scelte fatte e ripetere le parole di Davide: “Riconosco la mia colpa, il mio peccato mi sta sempre dinanzi” (Sal 50, 5). Convertirsi… prendere esempio dal figliol prodigo, che stretto dalla fame “rientrò in se stesso” (Lc 15, 17), abbandonando la strada del peccato per tornare tra le braccia del Padre. Dio attende da tempo il nostro ritorno! Lo stesso Gesù c’insegna come impiegare questo tempo di preparazione alla Pasqua, suggerendo quello che si deve evitare e ciò che invece occorre fare. Egli dice anzitutto: “guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini”. Lo stile del mondo, lo sappiamo, è quello delle apparenze. Il tempo della conversione ha invece bisogno della solidità delle cose, secondo quel principio della vita spirituale in base al quale non conta nulla quando viene fatto solo per apparire. Come disse Dio al profeta Samuele, “Io non guardo ciò che guarda l’uomo. L’uomo guarda l’apparenza, io guardo il cuore” (1 Sam 16,7). Se cerchiamo il consenso degli uomini… allora siamo proprio vuoti e fragili! Quanto poi agli impegni che debbono caratterizzare il nostro cammino quaresimale, il Signore si sofferma su tre punti della pratica religiosa, cari alla tradizione di Israele: l’elemosina, la preghiera e il digiuno. “Quando fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra…, quando preghi, entra nella tua camera…, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto… e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. Iniziamo in particolare questo periodo con l’osservanza del digiuno, in modo serio, guardandoci anche intorno per vedere i tanti poveri che ci tendono la mano. Buona Quaresima… diamo spazio a Dio, diamogli il nostro tempo… e Lui lo riempirà di gioia.

Don Mario Russo

E' il parroco della Comunità del Sacro Cuore ai Gerolomini a Pozzuoli.

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