RESTA CON NOI SIGNORE…

emmaus 3
emmaus 3

(III dom. Pasqua – Lc 24,35-48)

Anche noi siamo viandanti sulla strada da Gerusalemme ad Emmaus. Chi non ha camminato su quella strada una sera che tutto era perduto?

Chi non avverte che sembra proprio questo il tempo del cammino triste , confuso, senza meta? Gesù morto in noi!

Ma proprio mentre camminano si avvicina un uomo… e cammina al loro fianco… ha preso il loro passo. È forestiero, non sa nulla di quello che è accaduto a Gerusalemme. E mentre raccontano di episodi e miracoli… si continua a camminare!

Gesù entusiasmava, poco da dire. Ma è tutto finito, appunto. Lui, il Terzo che si è affiancato accanto a loro, annuiva e domandava, chiedeva con interesse; poi poco per volta ha cominciato a raccontare Lui, sempre più lungamente.

Gesù si avvicina e cammina con loro… e non se ne accorgono… troppo ripiegati sulle loro paure e tristezze! E Gesù: Cosa è successo? Parlano della sua croce… e pronunciano la frase più triste dell’intero vangelo: “Noi speravamo!”.

Quanti ne conosco di discepoli così, tristi e rassegnati! Noi speravamo… e intanto Gesù che hanno posto nel sepolcro… cammina con loro. Sciocchi e tardi, dice loro lo straniero. Sciocchi e tardi nel credere!!! Gesù spiega il senso di quella sofferenza, della sua sofferenza, e li aiuta a rileggere tutti gli eventi.

Sono fermi alla croce, Cleopa e il suo amico!!! Si fa sera… quasi giungi alla meta (o forse no!)…  un invito: “Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto”.… un pane spezzato e dato… e gli occhi si aprono!

Arde, ora, il cuore dei discepoli… e comincia a bruciare. Il tempo si riempie nuovamente di significato e noi ci apriamo a quell’uomo come l’avessimo da sempre conosciuto. Con i discepoli di Emmaus in quella locanda entriamo anche noi… come l’amico innominato di Cleopa… e ci accomodiamo.

È questione di attimi anche per noi. Una frazione di secondi in una frazione del pane… e… Spezza il pane, il nostro amico… e a noi si spezzano le catene… si aprono gli occhi… si sciolgono mani e piedi. Il cuore brucia…

È Lui. E noi ci ritroviamo a danzare come non mai.

Ci abbracciamo e gridiamo dalla gioia. Lui non si vede più, ma c’è. Lo abbiamo riconosciuto. Lo abbiamo riconosciuto nel cammino di un racconto… in un pane spezzato… in briciole di condivisione… in una speranza ritrovata.

Don Mario Russo

E' il parroco della Comunità del Sacro Cuore ai Gerolomini a Pozzuoli.

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