“IL PROFUMO DELL’ETERNITÀ…”
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(Solennità dell’Assunzione in cielo di Maria – Lc 1,39-56)
Il Vangelo di questa solennità, ci ricorda il momento del si di Maria… un si che ha il sapore della fretta… del servizio!
“Andò in fretta”, dice Luca, dalla parente Elisabetta e li, nelle montagne di Ein Karem, rimase circa tre mesi. Maria… la culla della Parola di Dio fatta carne, la tenda della presenza di Dio sulla terra, la terra del sì, cammina a piedi nudi su questa terra santa … cammina con noi… con la stessa premura che ebbe per Elisabetta.
Maria è con noi, in casa nostra. Nelle ore più buie dell’uomo, Maria porta un raggio di cielo, una speranza nuova. La sua vita è come un profumo: c’è, si avverte e riempie l’ambiente… Lei è il profumo di Gesù!
E appena Gesù prende posto in lei, si alza in fretta e va verso i monti, entra nella casa di chi come lei ha conosciuto le meraviglie di Dio: Elisabetta. Entra in quella casa… e il suo saluto è un bagno di grazia. E il bambino lo sente… sussulta di gioia all’arrivo del Messia, nascosto nel grembo di Maria. Quello Spirito che aveva generato la Parola in lei è lo stesso che aveva reso fecondo il grembo sterile di Elisabetta. Il silenzio aveva custodito in entrambe la presenza di Dio… ed ora quel silenzio si infrange di canto… di benedizione!
Benedetta Maria, benedetto il figlio suo. È lei, Maria… si alza e va incontro a ogni vita. Noi pensiamo di doverla cercare, di doverla amare, di doverla benedire… e invece è lei che in fretta viene a stare in casa mia.
Lei che ha creduto alla Parola ci insegna a farci grembo di ogni parola che esce dalla bocca di Dio e a rendere grazie in eterno. Umile serva, vive nascosta in una borgata di poco rilievo, nessuno la conosce come madre del Signore.
Dio sceglie coloro che sanno di essere piccola cosa. Il soffio dell’Amore spinge, conduce, trasforma, ma senza troppo rumore, pian piano, come il profumo che si espande senza annunciarsi. Maria, innamorata del suo Signore, ha conosciuto ansie e timori, gioie e trafitture di cuore, ma non si è tirata indietro perché lì dove era nascosto il tesoro, nel campo dell’umanità del suo figlio, ha nascosto il suo cuore.
Ed è così, che il figlio suo è salito in alto… e con lui è salita lei! Chiediamo a Gesù, di essere nel mondo come Maria, il profumo dell’eternità. Non servono parole… in una società ubriaca di parole senza senso, oggi più che mai c’è bisogno di esistenze donate nel nascondimento… come Maria!