“È L’AMORE CHE CI CAMBIA LA VITA!”
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(XIII dom.t.o. – Lc 9,51-62)
Si incammina senza indugio verso la città che uccide i profeti. Gesù è disposto a morire per raccontare il vero volto di Dio! Incamminandosi invia alcuni dei suoi a preparare il suo arrivo presso un villaggio di samaritani, che però non lo accolgono.
Gesù è rifiutato… (e non è certo questo l’unico esempio di rifiuto della sua persona).
Penso a quante volte, nell’esperienza dell’evangelizzazione anche noi siamo rifiutati… non siamo accettati. Quante volte Gesù fatica ad entrare… ad essere accolto.
Ebbene il Maestro ci dice di non scoraggiarci, ma di continuare… andare oltre… proseguire per altri luoghi… altri villaggi, per annunciare! Un annuncio che non deve conoscere violenza. Il regno di Dio si propone… mai si impone! Ecco perché Gesù rifiuta e rimprovera i suoi che gli propongono un castigo esemplare per quel paese.
E così… fa capire che Il suo discepolo è un amante della pace… uno che sa attendere la pace… spera nella pace.
Riprende il cammino, e lungo la strada ci sono degli incontri… possibilità di sequela, dove tuttavia i protagonisti accampano delle scuse… scuse anche serie, importanti. Ma dove sta il problema? Il problema risiede nella mancanza di coraggio… nella paura di rinunciare ad un bene… per uno più grande!. Fino a quando noi continueremo a pensare che seguendo Lui, siamo privati di qualcosa (l’affetto dei nostri cari, dei nostri morti)… un Dio insomma, che viene a derubarci di qualcosa… noi non stiamo seguendo il vangelo di Gesù!
Siamo ancora troppo ancorati ad una idea di fede identificata con la rinuncia… e magari proprio della felicità! Non è così: Gesù vuole essere accolto per donarmi la sua gioia… è Lui la felicità della mia vita. Gesù non viene per togliere ma per donare e donare in abbondanza!!! Nella seconda lettura che abbiamo ascoltato, Paolo ci ricorda che Cristo ci ha liberati.
E non c’è libertà vera che non sia Amore… tutto il resto è surrogato di libertà!!!
Non possiamo più vivere un cristianesimo sempre rimandato a domani. Quante volte, prima di prendere decisioni, aspettiamo certezze… ci abbandoniamo a calcoli di convenienza! Quante volte questo accade anche nella vita di una comunità parrocchiale, dove si valuta la riuscita di un cammino… sempre con numeri alla mano!!! 200… 300… 500 partecipanti! Abbiamo dimenticato che la pastorale… ogni pastorale… non segue la legge dei grandi numeri!!!
E Quanto spesso accade di conoscere la Sua volontà, ma cerchiamo comunque il luogo “dove posare il capo” e saperci al sicuro. Il discepolo di Gesù va’… si fida… accetta. Come il popolo di Israele che di fronte al profeta, capitola e solennemente afferma: “quello che il Signore ci chiede, noi lo faremo e lo comprenderemo”. Ecco il segreto: fidarsi… fare la sua volontà… e solo dopo comprenderemo! E poi… i discepoli di Gesù, nelle loro dinamiche affettive e relazionali, profumano di vita, libertà… accoglienza!
E invece… siamo selettivi anche in questo!!! Nei nostri rapporti… nelle nostre relazioni, talvolta anche l’essere amici rischia di inchiodarci al gruppo… al branco… senza aprire gli orizzonti e gli steccati al nuovo… ai nuovi che faticano ad essere accolti.
Seguire Gesù è sentirsi uomini e donne riempiti dalla gioia della ricerca, dell’accoglienza, del rispetto… lontani dalle chiacchiere e dai pregiudizi… dalle maldicenze e dalle calunnie che fanno tanto male alla Chiesa (come afferma di continuo papa Francesco).
C’è bisogno di cambiamento… cambiamento che parta da noi! È l’amore che ci cambia la vita… amore da scegliere oggi e non rimandare a domani!!! E noi? Cosa faremo? Lo seguiremo dovunque andrà?