“ECCO IL NOSTRO DIO!”
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(Venerdì SANTO 2021)
“Tutto è compiuto!”.
Le nostre chiese sono spoglie e vuote… il nostro Dio è appeso al legno della croce.
Ecco l’uomo… afferma Pilato. Lo presenta flagellato, martoriato nella carne, umiliato da una corona di spine… quasi a dire: ma quale re? Quale Messia? È solo un uomo. Ma così dicendo indica senza saperlo come e dove trovare Gesù… il percorso da seguire per incontrarlo.
E ritorniamo ancora lì… nel volto sfigurato di ogni uomo! Oggi la Chiesa grida per tre volte quell’ “Ecco”. Ed è un monito per tutti! “Ecco il legno della Croce”. La Croce è il punto in cui Dio si fà prossimo, vicino.
Dalla Croce in poi non possiamo più domandarci di fronte al dolore: dove è Dio?
Oggi la liturgia ci ricorda che Dio è qui… in ogni crocifisso!
È qui negli occhi stanchi di chi sta lottando per la vita. È qui nei tanti medici e infermieri che si stanno dando da fare per salvare ancora uomini e donne.
È qui il nostro Dio… nelle lacrime di chi ha perso una persona cara senza nemmeno poterlo vedere, abbracciare… dare un ultimo bacio. È qui il nostro Dio: nelle nostre ansie, paure, solitudini. È qui!
È crocifisso fino alla fine della storia! Volgiamo lo sguardo stasera alla croce! Sì, perché il rischio è che su tutte le croci di questi giorni si avverta un Dio assente e lontano! Dinnanzi alle croci di oggi Dio non può far silenzio.
Dio deve parlare, Dio deve dire qualcosa, Dio non può non udire l’urlo e il pianto di madri, padri, figli! Il dolore, la sofferenza, la morte… non sono… non possono essere l’ultima parola…