“La fede non va in ferie… ”

vangelo xiv domenica
vangelo xiv domenica

XIV DOMENICA T.O. – Mt 11,25-30

Estate tempo di riposo… lo speriamo tutti. Proveremo a ritagliarci un po’ di riposo?

Ci è necessario… ma vi prego: cerchiamo proprio adesso di non mandare in ferie la fede.

È un momento difficile, per Gesù, stando al Vangelo di oggi: la moltiplicazione dei pani e dei pesci segna l’inizio della sua sconfitta… il discorso del pane di vita ha messo in luce un progetto per molti incomprensibile… la folla non lo trova più molto simpatico e dubita della sua sanità mentale ma, quel che è peggio, molti fra i suoi discepoli se ne vanno, anche i suoi familiari sono preoccupati per la piega che hanno preso gli eventi e cercano di portarlo via.

Gesù si guarda attorno: lo sparuto gruppo dei discepoli rimasto è composto da persone semplici, dagli umili disprezzati, dal popolino. Gente dannata perché non conosce la Legge, dirà di loro il Sommo sacerdote. Difficilmente un uomo semplice poteva anche solo conoscere i 613 precetti della Legge orale, necessari alla salvezza.

Per i farisei, i puri, i perushim, il popolo… era per questo inevitabilmente condannato.

E invece… non i farisei, non gli scribi, non i sadducei, non la classe sacerdotale, ma gli umili, i poveri, i semplici… sono per Gesù i destinatari del Regno. Gesù esulta e da’ lode al Padre: Dio non premia i primi della classe, ma coloro che non si aspettano nulla. Questa è la novità del Vangelo: su questo punto si gioca la potenza della sovversione inaugurata da Gesù di Nazareth.

Il Dio di Gesù non va alla ricerca dei primi della classe, dei potenti, di quelli che contano.

La Sua rivelazione è per i piccoli… a loro consegna il privilegio dell’intimità. Gesù benedice il Padre, Signore del cielo e della terra, perché rivela il suo Vangelo a chi è disarmato, a chi si fida, a chi non presume di sapere già tutto, a chi si abbandona ad una parola esigente e sicura, a chi è pronto ad accogliere un dono gratis ed immeritato. Attenzione… i piccoli non sono i bambini, né semplicemente gli ultimi, i poveri, gli sfortunati.

I piccoli di Gesù sono quelli che riconoscono di avere bisogno di Lui, che fanno esperienza della loro fragilità e sperimentano il bisogno di fondare la propria vita sulla sua Parola. I piccoli di Gesù sono quelli che abbandonano la pretesa di bastare a se stessi, che rinunciano a tenere tutto e tutti sotto controllo, che non hanno paura di ammettere la propria debolezza. I piccoli sono quelli che raccolgono l’invito di Gesù: “Venite a me!”.

I piccoli Sono quelli che si liberano dell’orgoglio… che si lasciano amare, che si mettono nudi davanti al Padre e ai fratelli.

I piccoli del Nazareno sono coloro che decidono di vivere disarmati e leggeri, che si fidano della Sua promessa… che non calcolano… che escono dalla tana sicura e si decidono a camminare sui suoi passi… che sanno che c’è un Padre in cielo che si prende cura di loro.

Così inizia la nostra estate, in compagnia di Dio che incontra i poveri e gli sconfitti, che ignora i saccenti e gli arroganti… almeno Lui!

Don Mario Russo

E' il parroco della Comunità del Sacro Cuore ai Gerolomini a Pozzuoli.

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