“MI SIEDO E MI ACCORGO CHE HO BISOGNO DI TE”

corpus domini
corpus domini

(Solennità del Corpus Domini – Lc 9,11-17)

Oggi la liturgia ci chiede di fissare il nostro sguardo su Gesù… Lui che incontra le nostre vite … le nostre storie… e ci sazia della sua presenza!

La folla è seduta ad ascoltarlo ed io sento di voler essere uno di loro. Sì, vivere la Messa è sedersi su quel prato, al calar del sole. Egli “prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure”. Mi siedo e mi accorgo di aver bisogno di te Signore: ho bisogno che comunichi al mio cuore parole d’amore, parole che mi raccontino del tuo Regno, che mi infiammino il cuore… che mi consolino! Ed insieme vengo a te per essere guarito.

Riscopro, ogni volta, un Dio che viene a me per prendersi cura… non è venuto per i sani, ma per gli ammalati. Ed io lo sono… penso che noi lo siamo: mendicanti di parole e gesti che possano guarirci. Penso a quell’esperienza che ognuno di noi ha fatto o ha visto nei propri figli o nipoti: vedo un bambino correre dalla mamma, dopo essersi sbucciato le ginocchia. Lei lo disinfetta, un cerotto, un bacio e tutto passa. E si ritorna a correre. Intendiamoci, l’Eucaristia è ben più che un cerotto.

Tuttavia vorrei avere la semplicità del bambino che corre dalla mamma. Quando entriamo in Chiesa per la Messa, Gesù, dacci la semplicità di correre subito da te. Sì, anche la settimana passata ci è capitato di sbucciarci le ginocchia. Ognuno ha delle ferite, piccole o grandi. Cristo viene per guarirci, perché si possa tornare a correre, a vivere un’altra settimana con il vangelo nel cuore… la vita del Risorto che esplode! Questo è lo stile di Gesù!

Cosa fanno i discepoli? Evidentemente il loro maestro non guarda mai l’ora… loro invece si! “Congeda la folla perché vada…”. Si accorgono che c’è un problema, si fanno due calcoli, e i conti non tornano. Neppure la risposta di Gesù, però, torna: “Date loro voi stessi da mangiare!”.

Gesù è matto… matto perché è innamorato. E chi è innamorato fa cose strane… fa pazzie!!! E così Gesù ha questo folle vizio di non mandare via nessuno. I verbi congedare, sciogliere, calcolare… non fanno parte del suo vocabolario.

Niente, non gli entrano proprio. Mi fermo un attimo. Quando ci sono dei problemi da risolvere, giustamente, noi ci mettiamo sotto con il lavoro: nella mia vita, nelle comunità, nei gruppi programmiamo, calcoliamo, progettiamo… spesso però ci manca l’essenziale… “Non abbiamo che cinque pani e due pesci”… “Fateli sedere…” riprende Gesù. Disarmante! Come sempre! Manca l’essenziale. Manca la fiducia ai discepoli, come spesso manca a noi! Solo con la fiducia si generano paradisi! Ed è così che mi avvicino a te, Gesù. Mi alzo da quel prato e mi avvicino: “Senti Signore, io ho proprio poco da offrirti. Sul serio. Io stesso sono poco!”.

E tu, con la risposta pronta mi ribatti: “No, tu sei tantissimo, tu sei prezioso ai miei occhi!!!” Questa è l’Eucaristia: su di me soffia la fiducia! La nostra ricchezza è solo ciò che doniamo. Nient’altro! Ma se la doniamo, allora l’impossibile diventa possibile. I discepoli pensano che la gente debba arrangiarsi per trovarsi qualcosa che li sfami. I loro occhi ancora non riescono a vedere che lì c’è un pane spezzato! Non vedono che lì c’è una Parola che fa fiorire i deserti!

Ecco… ogni settimana il Signore viene a noi per guarirci e per indicarci la strada della vita: strada che si fa servizio e condivisione! Questa è la nostra sfida settimanale: condividere!!! Condividere il tempo, i pani e i pesci che sembrano pochissimi… le nostre risorse e, certo, anche il nostro denaro! Proviamo a condividere! Proviamoci con tutte le forze… e sentiremo una vita nuova fiorire anche nei nostri deserti. Il Signore ha fiducia di noi… anche oggi e ci dice: “fateli sedere!”

Don Mario Russo

E' il parroco della Comunità del Sacro Cuore ai Gerolomini a Pozzuoli.

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