“Non avere paura…”

vangelo quinta domenica pasqua
vangelo quinta domenica pasqua

V DOMENICA DI PASQUA – Gv 14,1-12

“Non sia turbato il vostro cuore…”. Sono le parole iniziali del vangelo di questa V domenica di Pasqua. È l’Ultima Cena e dopo aver lavato i piedi ai suoi amici Gesù, fa un lungo discorso d’addio (Gv 13-17). Quando Gesù dice queste parole, Giuda lo ha già tradito.

Fra qualche ora le guardie verranno a prenderlo. Pietro aveva già detto: “Darò la mia vita per te”. Adesso Tommaso gli dice: “Signore non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la strada?”… e Filippo: “Signore mostraci il Padre e questo ci basta”.

Questo significa che i discepoli sono pieni di confusione, di paura… sono travolti dalle emozioni e dal terrore. Sentono che sta per accadere qualcosa… forse la fine di tutto! Incalzano le domande… i suoi vogliono certezze: “Indicaci la strada; dicci come fare; dacci regole chiare su dove andare, cosa essere e noi lo faremo”. “Facci vedere Dio e non avremo più dubbi”. Il verbo greco atarasso (turbare), indica una profonda agitazione… sono sconvolti: “Gesù tu eri tutto, avevamo scommesso tutto in te, ci avevi appassionato il cuore… e adesso?”.

E Gesù risponde: “Non abbiate paura. Abbiate fiducia in me e in Dio”… “Vado a prepararvi un posto”. Cioè: “Ci rivedremo. Ma volete che il Dio che vi ho fatto vedere vi lasci proprio adesso? Non vi ho sempre detto che è nostro Padre? Non abbiate timore! Vi ho mai traditi? Vi ho mai lasciati?”. Tranquilli… non scappo! Ci rivedremo. “Dietro al buio si nasconde una luce più grande”. Allora: non mi posso sottrarre alla paura… non posso evitarmi il dolore… ma posso affrontarlo nella fiducia in Gesù perché ogni paura nasconde nel suo profondo una verità più grande e ogni dolore una gioia più grande. In ogni momento difficile della vita devo ricordarmelo!

Quando non sono compreso e vengo attaccato da più parti mi devo dire: “Non aver paura, Lui sa”. Quando mi guardo allo specchio e mi vergogno di quello che sono o di quello che ho fatto allora mi devo dire: “Non aver paura, tu sei figlio di Dio”. Sento che la mia dignità profonda è offuscata da ciò che faccio? Posso ripartire, posso ricominciare, posso darmi un’altra chance. Quando c’è la tempesta nel mio cuore e io mi sento una barca in balia delle onde… sbattuta di qua e di là senza saper dove andare o cosa fare, mi devo dire: “Non aver paura… c’è Lui”. In certi momenti particolarmente forti ho bisogno, nel silenzio della mia camera, di ripetermi una, due, dieci, cento volte: “Non aver paura, abbi fiducia in te e in Dio”… e mi accorgo che i problemi rimangono perché la preghiera non porta la soluzione dei problemi, ma la pace viene ad abitare il cuore!

Poi qui Gesù dice: “Nella casa del Padre mio ci sono molti posti”. Molti, vuol dire “tanti, per tutti”… Ma “molti posti”, vuol anche dire che ciascuno ha il suo posto. Il mio posto non è il tuo e il tuo non è il mio. Questo significa anche, molte vie per arrivare a Dio. C’è chi arriva a Dio attraverso la parrocchia e chi arriva attraverso il travaglio della vita. C’è chi arriva con una vita contemplativa e monastica e c’è chi arriva passando prima per una vita mondana. C’è chi arriva dedicandosi solo a Dio e c’è chi arriva amando un altro essere umano (che non è mai in contrapposizione a Dio). E c’è anche chi non ci arriva mai!!! In ogni caso è Dio che arriva a tutti!

C’è chi arriva a Dio pregando con molte parole e per lui può essere buono così, e chi arriva attraverso il silenzio e la meditazione. Non bisogna mai fare confronti quando si tratta di vita di preghiera e di esperienza di fede… nessuna via è esclusiva! Gesù poi dice: “Io sono la via… la verità… la vita”… Gesù non disse “Io ho la strada” ma “Io sono la strada”. Gesù è un cammino che ti coinvolge. Molte persone gli chiedevano: “Come fare per avere la vita eterna; come fare per essere felici; come fare per andare al Padre” e Lui a tutti diceva sempre: “Seguimi”… Gesù non disse mai: “Io ho la verità”. Disse sempre: “Io sono la verità”. Ci sono molte sette (penso ai testimoni di Geova!!!) che si arrogano questo diritto, che dicono: “Noi abbiamo la verità”.

Ma la verità non la si può possedere: la si può vivere! Non si può mai avere la verità; si può al massimo essere veri. Gesù non disse mai: “Io ho la vita” ma “Io sono la vita”. Cosa significa? Un esempio: vuoi conoscere il mare? Devi immergerti dentro! Vuoi conoscere l’amore?

Non ti basta un libro: devi amare ed essere amato, solo allora conoscerai l’amore! Vuoi conoscere Gesù Vita nostra? Tuffati in lui!

Don Mario Russo

E' il parroco della Comunità del Sacro Cuore ai Gerolomini a Pozzuoli.

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